Panigheddos de saba - Tiliccas - caschettas - Cucciuleddi di sapa


Sas panigheddos de saba, tiliccas, cucciuleddi, caschettas


Sas panigheddos de saba, 

dolcetti natalizi anche chiamati tiliccas, caschettas, cucciuleddi, 

a seconda della zona in cui vengono prodotti, sono una variante di quelli con il miele, di cui trovate ricetta e video di preparazione cliccando qui.



La differenza, per quanto riguarda la variante da me pubblicata, si circoscrive alla saba (o sapa) al posto del miele e all'assenza dell'acqua nell'impasto (caso che andrà valutato eventualmente in base alla densità della saba).

A seconda della zona della Sardegna comunque, cambia anche la frutta secca.
Per questa ricetta è prevista l'aggiunta delle sole noci, come ho sempre conosciuto.



Copio in questa pagina, per praticità, anche gli ingredienti per la pasta, detta "violada" che non cambia rispetto all'altra ricetta:
 500 g. di farina 0 o 00
 500 g. di semola di grano duro rimacinata
200 g. di strutto
 circa 400 ml. di acqua
 1 pizzico di sale


Il ripieno invece diventa:
 1 kg. di saba
 250 g. di noci sgusciate
 250 g. di semola fine o pane grattugiato
 1 pizzichino di sale
acqua solo se la saba è molto molto densa tanto da non riuscire ad amalgamare tutti gli ingredienti.

Vedi nel breve filmato pubblicato sotto, la consistenza giusta che deve avere.

P.s.: molte ricette utilizzano un impasto finale molto duro, che si stacca dalle pareti del pentolino e che si puo lavorare agevolmente con le mani. La nostra variante prevede invece una consistenza morbida e appiccicosa, lavorabile più facilmente con le mani bagnandole prima di arrotolare ogni striscetta, al fine di ottenere un prodotto finale più morbido.



Ogni "rotolino" viene poi adagiato sulla striscia di pasta violada, ritagliata con la rotella tagliapasta, in Gallura chiamato rutigliu e in questo caso è un rutigliu artigianale, con le punte lunghe.




La forma da noi scelta per questa variante è quella a rosetta anziché quella classica, che si ottiene semplicemente iniziando ad arrotolare il "rotolino" con tutta la pasta, piegato su stesso, dal centro in senso concentrico, fino alla fine dello stesso.


 
L'aspetto è molto grazioso e il gusto, anche se personalmente preferisco la variante col miele, sa di antico e di dolce che non poteva mancare nella mia cucina d'altri tempi.




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