Cucciuleddi o Panigheddos - Dolci di Natale di Gallura con miele e noci
Cucina d'altri tempi: Cucciuleddi o Panigheddos - Dolci di Natale di Gallura con miele e noci
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Li Cucciuleddi 'e meli o semplicemente Cucciuleddi, o sos Panigheddos è un dolce tipico della Gallura, ma con piccole varianti trova spazio anche presso le cucine di buona parte della Sardegna. Infatti, se pensiamo a sas Tiliccas (o Tiriccas) o sas Caschettas, Cotzuli o Cozzuli, Fraones, Seddines,
E' un dolce che si prepara per le feste di Natale o, in alcune parti della Sardegna in occasione della festività di Ognissanti.
Nella foto bordi tagliati con "rutigliu" artigianale |
Per la preparazione si impiega un tempo abbastanza lungo in quanto ci sono i tempi di raffreddamento del ripieno e riposo della pasta, però il risultato ripaga abbondantemente la fatica.
Gli ingredienti sono:
per la pasta detta "violada" o "violata":
500 g. di farina 0 o 00
500 g. di semola di grano duro rimacinata
200 g. di strutto
circa 400 ml. di acqua
1 pizzico di sale
per il ripieno:
1 kg. di miele
250 g. di noci sgusciate
1 bicchiere d'acqua
250 g. di semola fine o pane grattugiato
1 pizzichino di sale
1 kg. di miele
250 g. di noci sgusciate
1 bicchiere d'acqua
250 g. di semola fine o pane grattugiato
1 pizzichino di sale
Informazioni utili:
-per 1 kg. di miele di ripieno occorrono quasi 2 kg. di pasta violada e otterremo un centinaio di dolcetti.
-se si fanno dolcetti molto alti è opportuno aspettare qualche ora (anche mezza giornata) prima di cuocerli, altrimenti i bordi potrebbero abbassarsi.
-per 1 kg. di miele di ripieno occorrono quasi 2 kg. di pasta violada e otterremo un centinaio di dolcetti.
-se si fanno dolcetti molto alti è opportuno aspettare qualche ora (anche mezza giornata) prima di cuocerli, altrimenti i bordi potrebbero abbassarsi.
"Obioneddas "
Sono dei dolcetti inventati in casa Tziu Paulu, sulla scia di li Cucciuleddi appena descritti, sostituendo alle noci le bacche del corbezzolo, i corbezzoli e avere così dei dolci natalizi (perchè in quel periodo fa i frutti il corbezzolo) che non sia la solita marmellata.
Il nome "Obioneddas" (di fantasia) deriva dal nome in sardo campidanese del Corbezzolo, chiamato Obioni ma volendo potrebbero essere chiamati anche "Lioneddi" dal nome gallurese Liòni (niente a che fare con il leone).
La ricetta realizzata prevede per il ripieno:
1 kg. di miele
1 kg. di miele
1 kg. di bacche di corbezzolo
semola fine o pane grattugiato fino a indurire l'impasto
1 pizzichino di sale
semola fine o pane grattugiato fino a indurire l'impasto
1 pizzichino di sale
e si procede come su descritto per gli altri dolcetti fatta eccezione per la forma che abbiamo voluto proporre tondeggiante, come le bacche del corbezzolo.